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D. 22/12/2006 n. 156

COMITATO INTERMINISTERIALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Deliberazione 22/12/2006 n. 156

Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) nodo stradale di Perugia: tratto Madonna del Piano - Collestrada

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica

-Vista la legge 21 dicembre 2001 n. 443 (c.d. "legge obiettivo"), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;

-Vista la legge 1° agosto 2002 n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato, prevede che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;

-Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002 n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 17 agosto 2005 n. 189, e poi trasfuso nella parte II, titolo III, capo IV del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163;

- Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006, che hanno attribuito la responsabilità dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attività di questo Comitato all'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che può in proposito avvalersi di apposita "struttura tecnica di missione";

-Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001 n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, come modificato - da ultimo dal decreto legislativo 27 dicembre 2004 n. 330;

-Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3, recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione", secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP) e viste le delibere attuative adottate da questo comitato;

-Vista la legge 24 dicembre 2003 n. 350, e visti in particolare l'art. 4, comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico- finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;

- Visto il decreto-legge 18 maggio 2006 n. 181, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della legge 17 luglio 2006 n. 233, che ha modificato l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300, operando - tra l'altro -la scissione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rispettivamente, in Ministero delle infrastrutture e Ministero dei trasporti;

-Vista la delibera 21 dicembre 2001 n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del più volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato 1° programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 1 include, tra i "sistemi stradali e autostradali" della voce "corridoi trasversali e dorsale appenninica", il "nodo di Perugia", con un costo di 335,697 milioni di euro;

-Vista la delibera 25 luglio 2003 n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attività di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;

-Vista la delibera 27 maggio 2004 n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico- finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;

-Vista la delibera 6 aprile 2006 n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 S.O.), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del primo programma delle infrastrutture strategiche, in cui trova conferma, tra i "sistemi stradali e autostradali" della voce "corridoi trasversali e dorsale appenninica", il "nodo di Perugia", con un costo aggiornato di 732,430 milioni di euro;

-Vista la sentenza 25 settembre 2003 n. 303, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilità dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilità del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'in- tesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che l'attività posta in essere non vincola la Regione fino a quando l'intesa non venga raggiunta e che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finchè l'intesa stessa non si perfezioni;

-Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 e successive modifiche e integrazioni di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - è stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;

- Vista la nota 5 novembre 2004 n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;

- Vista la relazione istruttoria consegnata nella seduta preliminare del 13 dicembre 2006, con la quale il Ministero delle infrastrutture propone l'approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, del progetto preliminare del "nodo stradale di Perugia - tratto Madonna del Piano - Collestrada";

- Vista la nota 21 dicembre 2006 n. 520, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso - tra l'altro - la versione aggiornata della suddetta relazione istruttoria sul "nodo stradale di Perugia - tratto Madonna del Piano - Collestrada";

-Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;

-Considerato che l'intervento di cui sopra è ricompreso nella intesa generale quadro tra Governo e regione Umbria, sottoscritta il 24 ottobre 2002, alla voce "sistemazione del nodo stradale di Perugia: tratto Collestrada- Corciano";

-Considerato che, con delibera 3 agosto 2005 n. 120, questo Comitato ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare del "nodo di Perugia - varianti alla S.G.C. E 45 nel tratto Madonna del Piano- Collestrada ed al raccordo autostradale Perugia-Bettolle nel tratto Madonna del Piano-Corciano";

-Considerato che, in relazione a taluni rilievi formulati dalla Corte dei conti in ordine all'istruttoria relativa alla tratta Madonna del Piano-Collestrada e su richiesta del Ministero istruttore, la segreteria di questo Comitato ha proceduto al ritiro della menzionata delibera;

- Considerato che con delibera 17 novembre 2006 n. 150, questo Comitato ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare del "nodo di Perugia variante al raccordo autostradale Perugia/A1 da Madonna del Piano allo svincolo di Corciano, con lo stralcio dell'opera complementare di allacciamento tra il previsto svincolo per l'ospedale Silvestrini e la zona a sud di Castel del Piano";

-Considerato che l'intervento "nodo di Perugia - varianti alla S.G.C. E 45 nel tratto Madonna del Piano-Collestrada ed al raccordo autostradale Perugia- Bettolle nel tratto Madonna del Piano-Corciano" e inserito, con un costo di 732,430 milioni di euro, nel contratto di programma 2003-2005 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ANAS S.p.A., sul quale questo Comitato ha formulato parere favorevole con delibera 27 maggio 2005 n. 72;

-Considerato che alla infrastruttura è stato assegnato il CUP F12C050000 80001;

-Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture;

-Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;

- Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:

• che l'intero intervento denominato "nodo di Perugia", comprensivo dell'opera all'esame, riveste fondamentale importanza per la viabilità di scorrimento intorno all'area perugina, in quanto consente di separare i flussi di traffico locale da quelli di attraversamento regionale ed interregionale che gravitano sul nodo di Perugia ove confluiscono quattro arterie stradali particolarmente trafficate: la E45 Orte-Ravenna, il raccordo autostradale Perugia- Bettolle, la Perugia- Ancona e la Perugia-Foligno-Flaminia;

• che, nel suo intero sviluppo, l'intervento relativo al "nodo di Perugia" si configura come un semianello di circonvallazione, sul lato meridionale ed occidentale, dell'area perugina; che esso è costituito, sul lato meridionale, dalla variante alla E45 tra la località Madonna del Piano, nei pressi dello svincolo di Montebello, e lo svincolo di Collestrada, per uno sviluppo complessivo di circa 7 km, e, sul lato occidentale, dalla variante al raccordo autostradale Perugia-Bettolle dallo svincolo di Corciano fino a Madonna del Piano sulla E45, per uno sviluppo complessivo di circa 15,2 km;

• che la proposta di approvazione in questa fase riguarda il tratto Madonna del Piano-Collestrada, dato che, come esposto in premessa, il progetto preliminare del tratto Madonna del Piano-Corciano è stato approvato con la citata delibera n. 150/2006;

• che il progetto consiste nella realizzazione di un tracciato in variante alla E45 della lunghezza di 6.717 m e prevede, in particolare, la realizzazione di 2 svincoli, all'inizio e alla fine della variante, nonchè la realizzazione di due viadotti e una galleria naturale;

• che per la tratta di cui trattasi è stata adottata la sezione prevista dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001 per le autostrade in ambito extraurbano appartenenti alla categoria A, con una larghezza di 25,00 m (2 corsie di 3,75 m per carreggiata, fiancheggiate da una corsia di emergenza di 3,00 m, e da una banchina interna di 0,70 m, con spartitraffico di 2,60 m;

• che l'intervento include, quale opera complementare, la realizzazione di un collegamento tra la località Ferriera e la zona industriale di Ponte San Giovanni con nuovo ponte sul fiume Tevere, per un costo di 10,5 milioni di euro;

• che la regione Umbria, con delibera 5 marzo 2003 n. 256, ha - tra l'altro - espresso parere favorevole sul progetto preliminare del "nodo di Perugia in variante alla SGC E45, nel tratto Collestrada-Madonna del Piano, e in variante al raccordo autostradale Perugia-A1 (Bettolle), nel tratto Madonna del Piano- Corciano" ed ha presentato, in data 10 marzo 2003, il suddetto progetto al Ministero delle infrastrutture e a tutte le amministrazioni interessate;

• che ANAS S.p.A. ha approvato con propria delibera n. 39 del 17 aprile 2003 il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale del "nodo di Perugia" e, nella qualità di soggetto aggiudicatore, con nota 5 giugno 2003 n. 01551, e successiva nota integrativa 27 giugno 2003 n. 01780, ha trasmesso, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002, il suddetto progetto preliminare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministero per i beni e le attività culturali e alla regione Umbria, nonchè a tutti gli enti interferiti;

 

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